Banquet chez Casanova

Fotografia di Stefania Zanetti

Amore e lussuria, erotismo ed esoterismo. Gli ingredienti de Il Casanova di Federico Fellini costituiscono un banchetto opulento, fatto di lampadari d’argento e drappi di velluto. Come gli interni delle corti veneziane illuminate da candele in cui Giacomo Casanova abitò, sedusse e amò.

Quando nel 1976 Federico Fellini reimmaginò il personaggio storico di Casanova, lo fece attraverso l’uso dell’iperbole, trasformando il famoso seduttore in un manichino ridicolo, anche grazie all’ausilio di protesi e costumi. Allo stesso modo, Nino Rota ha riconcepito i canoni sonori dell’immaginario casanoviano, lasciandosi guidare dalla libertà della sperimentazione per una delle sue partiture più pionieristiche, inquietanti ed elettroniche.

La fotografa Stefania Zanetti ripensa ora questa iconografia di lussuria e lussuria, lasciando che il cibo e il design della tavola diventino sinonimo dell’ars amatoria di Casanova.